Studiare con lo scrapbook

Scrapbook: un termine un po’ complicato per definire qualcosa che sicuramente abbiamo fatto tutti. Essenzialmente un album fotografico decorato ed arricchito con note, colori e applicazioni di altri oggetti.

Per quanto riguarda la didattica, però, non si tratta di un’allegra raccolta di ricordi ma di una modalità di documentazione di un percorso didattico realizzata con un approccio creativo.

Come possiamo creare uno scrabook didattico? Innanzitutto scegliamo la materia o il progetto di riferimento. Possiamo utilizzare un quaderno con anelli in modo da poter spostare, togliere o aggiungere pagine a piacimento.

A questo punto, con assoluta libertà, possiamo decidere di tenere una sorta di diario di bordo con gli appunti presi in classe, arricchiti da un collage di ritagli di giornale, stampe fatte dal web, mappe concettuali, mappe mentali, linee del tempo, disegni, schizzi, riassunti visivi etc. etc. ottenendo una sorta di libro di testo personalizzato la cui costruzione può anche divenire oggetto di valutazione alla fine dell’anno scolastico.

Attraverso la pratica manuale della creazione di uno scrapbook viene stimolata la memoria visiva, viene promosso il “fare” attraverso la manipolazione e si possono produrre contenuti e significati capaci di trasformarsi più efficacemente in conoscenze e competenze.

Non ci sono molti esempi di questo tipo di attività; generalmente si fanno scrapbook fotografici legati ad eventi o a viaggi ma raramente sono introdotti nei percorsi scolastici sebbene la loro utilità sia piuttosto intuibile.

Un bellissimo esempio, proprio di storia dell’arte, è quello degli scrapbook realizzati dagli studenti di Antonella Castagno su Van Gogh, Gauguin e Chagall. Ricchi di materiali, dalla lamina sbalzata al merletto, dalla lettera antichizzata agli schizzi a matita, tanto da diventare piccoli capolavori d’arte a loro volta!

Questi invece sono degli studenti di Paola Mari.

Esiste anche la possibilità di creare degli scrapbook digitali. A questo proposito esistono numerosi software appositi per impaginare immagini, testi, oggetti decorativi e molto altro senza usare forbici e colla ed ottenendo un risultato senz’altro più elegante e raffinato. Si possono trovare decine di template molto belli pronti per l’uso.

Il prodotto digitale, tuttavia, potrà essere “sfogliato” e visionato solo virtualmente andando così a perdere l’apporto materico che il collage conferisce ad uno scrapbook reale. Inoltre non avrà richiesto nessuna attività manuale per essere creato ed anche questo comporta una limitazione a livello di creatività.

Uno scrapbook completo, pieno di immagini, note e approfondimenti sarà invece, oltre ad un bell’oggetto da vedere, anche un ottimo alleato per studiare!

 

Emanuela Pulvirenti

https://www.didatticarte.it/Blog/?page_id=65

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40 risposte

  1. Andreina ha detto:

    Dove compro adesivi didattici ? Viso personaggi della storia o nomi di oggetti in inglese?

  2. Laura ha detto:

    Questa attività è talmente bella che mi fa venire voglia di studiare qualcosa di nuovo solo per poterla fare.

  3. Laura ha detto:

    Ho iniziato quest’attività l’anno scorso ed è stato subito un successo. Creatività, attenzione e dedizione per ogni singola mappa, e ovviamente si accelera il processo di apprendimento!

  4. Micaela ha detto:

    Tutte queste idee mettono energia, voglia di fare, voglia di rinnovare la didattica!!! Bellissimo!

  5. Marina Serati ha detto:

    Mi piacerebbe iniziare a creare uno scrapbook con la mia classe di prima media. Non so se ci riuscirò né bene da dove inizierò… Vedremo dove ci porterà questa nuova avventura. L’idea è di cominciare in modo semplice …senza acquistare chissà quali materiali e poi di vedere lungo il percorso. Consigli?
    Grazie
    Marina

  6. Bruna ha detto:

    Quali strategie sono consigliate per insegnare disegno tecnico?

  7. Paola ha detto:

    Mooolto interessante! Ho provato con una terza ( Istituto tecnico) sull’argomento Umanesimo e Rinascimento ( Italiano). Non riesco, però, a inserire le foto dello scrapbook di un’alunna…

  8. Luz ha detto:

    Adoro lo scrapbooking, a tutti gli effetti una forma d’arte.
    Sto pensando seriamente di sperimentarlo con i miei ragazzi di terza media, potrebbero liberamente fare in questa forma la loro “tesina” d’esame.

  9. elisabetta mazzoni ha detto:

    Mi sarebbe piaciuto avere una prof di storia dell’arte come lei!!!!

  10. amalia bruno ha detto:

    ho appena cominciato con il Barocco a Catania- la difficoltà maggiore è fargli capire che è più facile e divertente di quanto pensino. sembrano spaventati dalla libertà di inventare!

    • didatticarte ha detto:

      Paradossalmente è proprio così: uscire dalle regole (margini, righe, penna rossa/penna blu) a volte li paralizza.
      Fai vedere tanti esempi: a volte è davvero risolutivo vedere come potrebbe essere il prodotto finale.
      Buon lavoro!

      P.S. Adoro il barocco catanese, ho vissuto dieci anni ad Acireale e mi è restato nel cuore 🙂

  11. tobina ha detto:

    Ciao!
    Sono un’appassionata di scrap che di mestiere fa la prof di lettere (sec II gr): nei miei percorsi didattici sono riuscita a inserire lo scrapbooking un paio di volte e la prima è stata anche oggetto della mia tesina di immissione in ruolo. Se ti può interessare sentiamoci!

    • didatticarte ha detto:

      Belli gli scrapbook del tuo blog! Se dovessi riuscire a far fare qualcosa a scuola (cosa della quale dubito dato che sono sempre inseguita dalle incombenze burocratiche) ti contatterò senz’altro 😀

  12. silvia ha detto:

    didatticarte Mi piace troppo seguirvi e constatare che c’è ancora tanto bello!!

  13. Alessandra ha detto:

    ho proposto lo srcapbook ai miei studenti in conservatorio..grazie per l’idea e complimenti per il sito!

    • didatticarte ha detto:

      Grazie mille! Mi piace molto il fatto che le mie proposte didattiche, pur nascendo per l’insegnamento della storia dell’arte, vengano utilizzati anche in altre discipline 😀

  14. lidia ha detto:

    Io lo utilizzo spesso con i bambini diversamente abili, piace molto ed è utile all’apprendimento.

  15. simona ha detto:

    Dalla prossima settimana faremo una attività di scrapbooking “medievale” all’interno di un progetto per limitare la dispersione scolastica … speriamo che vada tutto bene e e di poter realizzare un prototipo e un progetto all’altezza di queste meraviglie!
    ciao 🙂

  16. elisa ha detto:

    mi piace molto …anzi , moltissimo, questo lavoro …..e mi piacerebbe realizzarlo con i mei alunni ..ci farò un pensierino ..
    un caro saluto
    elisa

  17. letizia ha detto:

    Proprio bello… semplice e geniale!

  18. Roberta ha detto:

    MI PIACE TANTISSIMO!!!!!

  19. luciab ha detto:

    Questa pagina mi piace così tanto che non riesco a chiuderla. L’ho tenuta aperta tutto il pomeriggio mentre sognavo come potrei ispirare i miei studenti…. Nel mio corso di inglese – che con la riforma Gelmini si è orribilmente “striminzito” – fantasticavo di far costruire uno scrapbook sulla poesia… magari mescolando poesia e canzoni e facendo commentare ai margini con pensieri ed emozioni… In realtà ci vogliono due condizioni: che i ragazzi siano creativi (non tutti lo sono, ma soprattutto non tutti lo sono graficamente) e che abbiano voglia di spenderci del tempo. Due condizioni che riducono notevolmente la platea delle persone interessate, temo.
    Rifletto che bisognerebbe trovare diverse modalità per coinvolgere persone diverse. Questa mi affascina!

    • didatticarte ha detto:

      La questione delle abilità grafiche è presto risolta: le aggiunte iconiche possono essere scaricate dal computer, stampate ed incollate oppure si possono fare dei collage dalle riviste, delle composizioni di post-it, di adesivi… tutto ciò che può aiutare ad esprimere per immagini un concetto va bene comunque.
      Credo che il problema maggiore sia il secondo: che i ragazzi si lascino coinvolgere… Ho sperimentato sulla mia pelle quanto gli studenti (soprattutto quelli del liceo) possano essere passivi e refrattari a qualsiasi novità. Con le mie attuali classi non ha funzionato quasi nulla di ciò che credevo essere attuale e coinvolgente (didattica digitale, cooperative learning etc. etc.).
      Forse si può cominciare a testare questa modalità con progetti pomeridiani e mostra finale degli scrapbook: può darsi che i ragazzi, vedendo gli esiti conclusivi dei lavori di alcuni studenti, possano essere disponibili a provare loro stessi l’anno successivo.
      Anch’io ho intenzione di provarci. Vediamo come andrà!

      • luciab ha detto:

        Hai proprio toccato un tasto dolente… Anch’io ho provato a stimolare i miei studenti di varie classi ed età con la creazione di blog per la scrittura più o meno creativa. Perlopiù mi guardano con l’occhio vacuo immaginando quanto gli toccherà lavorare il pomeriggio… Scoraggiante! Con i più giovani va meglio, però. Insomma, bisogna prenderli da piccoli. O forse il pomeriggio, come dici tu, in modo da farli uscire dalle meccaniche d’aula.

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