Quando la firma dell’artista entra nella scena
I dipinti del passato non sono sempre firmati, ma in alcuni casi l’autografo è inserito nella scena in modo originale e ricco di significati.
I dipinti del passato non sono sempre firmati, ma in alcuni casi l’autografo è inserito nella scena in modo originale e ricco di significati.
Il pasglas è un bicchiere da birra del Seicento, con righe orizzontali lungo il corpo che servivano per praticare i “giochi alcolici”.
Lo schema geometrico dei dipinti non è un tracciato effettivamente usato dagli artisti ma un’analisi che non deve diventare arbitraria.
Nato per raffigurare sia la Trinità che l’infernale Lucifero, il triplo ritratto è stato usato per mostrare più aspetti del volto umano.
La ceramica era per i Greci talmente importante che la sua produzione è diventata uno dei soggetti pittorici della ceramica stessa!
Grande viaggiatrice, Louise-Joséphine Sarazin de Belmont è una delle prime pittrici di paesaggio, in bilico tra classicismo e plein air.
Lo specchio Claude è un piccolo disco brunito, riflettente e convesso, che gli amanti del paesaggio pittoresco usavano per guardare la natura.
Nato nel 1825, il binocolo da teatro ha avuto nell’800 il suo momento di gloria, che la pittura ha saputo raccontare con precisione.
Il ritratto di Lavoisier e della moglie dipinto da David nel 1788 racconta le loro scoperte chimiche ma anche le tensioni sociali dell’epoca.
Nata nel ‘400, prende il nome da Savonarola che ne possedeva una e compare nelle scene sacre del ‘600 e nelle scene di genere dell’800.
Contenitore per spezie di origine cinese, il vaso da zenzero arrivò in Europa nei Seicento e divenne presto un soggetto per nature morte.
La tabula scalata è un dipinto realizzato su una superficie a prismi, tale che guardando l’opera di lato si vedano due immagini differenti.