Antiche mappe urbane in forma interattiva

Nel corso di una ricerca sulle immagini antiche di Ponte Vecchio mi sono imbattuta in un’antica mappa di Firenze del 1495, una veduta a volo d’uccello attribuita a Francesco Rosselli, con l’individuazione dei monumenti riconoscibili ancora oggi, segnalati da punti interattivi.

È questa che vedete qui sotto, ma per poterla esplorare dovete andare sul sito del Victoria & Albert Museum.

Ovviamente mi ha acceso immediatamente un mare di lampadine, anzi un’intera luminaria! Creare a scuola mappe del genere, partendo da antiche vedute della città, sarebbe un’attività didattica intrigante ed efficace.

In verità, sulla nuova edizione di Artemondo, avevo già ipotizzato alcuni esercizi del genere ma il compito si fermava al confronto della mappa antica con le viste attuali di Google Earth e alla risposta ad alcune domande: riesci a riconoscere i monumenti del dipinto? esistono ancora le mura di cinta? quanto si è estesa oggi la città? Dove si è messo l’autore per osservare questo panorama? ti sembra che abbia rispettato le proporzioni dei vari elementi?

Rendere esplorabili e interattive queste antiche vedute è un passo ulteriore, che può portare alla creazione di materiali utili anche per la divulgazione e per l’educazione al patrimonio.

Ma come si procede? Vediamo di fare un esempio con la mappa di Roma antica redatta da Giacomo Lauro tra il 1612 e il 1650.

Ho ritagliato solo la parte centrale e l’ho caricata su Genially, una piattaforma che, tra le tante, consente di realizzare immagini interattive (ma si possono usare anche ThingLink, Interactive Images e tanti altri).

Poi ho aperto GoogleMaps e ho cercato Roma. A quel punto mi sono accorta che la planimetria di Lauro ha il Nord a sinistra e quindi ho ruotato la vista digitale per farla ‘coincidere’ con la mappa antica.

A questo punto ho cercato i monumenti più famosi: il Colosseo, il Pantheon, la Colonna Traiana, il Circo Massimo etc. In effetti sui bordi della mappa c’è già l’elenco dei monumenti di Roma Antica, individuati da piccoli numeri. Ma la loro denominazione non corrisponde sempre a quella attuale (ad esempio l’anfiteatro Flavio è etichettato come Amphiteatrum Vespasianum) per cui occorre sempre fare il controllo su GoogleMap.

Una volta fissato con certezza il segnaposto, lo si può rendere interattivo aggiungendo altri contenuti: nel mio caso ho messo solo nome e foto attuale, ma si può aggiungere un testo esplicativo (come nella mappa di Firenze che ho presentato sopra), un video, un audio o un link esterno.

A quel punto la mappa è pronta. Può essere resa pubblica e anche inserita dentro altre pagine. La mia è quella qui sotto. In rosso ho segnato i monumenti ancora esistenti. In blu quelli ormai scomparsi (ma se ne possono indicare ancora decine e decine).

 

Si tratta di un’attività diversa da quella delle mappe di viaggio o delle mappe tematiche interattive. In quelle la base è una planimetria contemporanea.  Usare come base una mappa antica vuol dire, invece, fare un’operazione di indagine, confronto e riconoscimento che richiede pazienza e spirito d’osservazione. Non solo: il confronto tra la città antica e quella odierna può sviluppare la consapevolezza dell’impatto delle collettività sul territorio ma anche dell’effetto della modernità sui tessuti antichi. Dunque un’attività perfetta nei percorsi di educazione civica.

Per rendercene conto proviamo con un altro esempio. Questa è una mappa di Palermo del 1588 realizzata da Georg Braun and Frans Hogenberg. La città è come si presentava prima del taglio della via Maqueda, ortogonale al Càssaro (la strada che attraversa il centro storico longitudinalmente) e della creazione, all’incrocio, dello spazio circolare di piazza Villena (i famosi Quattro Canti).

 

In questa fase, sostanzialmente, i maggiori monumenti sono quelli normanni ma la città è già cinta dalle mura cinquecentesche. Il Castello a mare è una imponente fortezza murata e la Cala è l’unico porto.

Individuare i monumenti in una mappa del genere non è però l’unica difficoltà di questo esercizio. La prima è trovare mappe antiche delle città che ci interessano, con una buona risoluzione. I siti che consiglio sono questi:

Tutto il resto si può cercare in rete, ricordando che le ricerche più fruttuose sono quelle fatte in inglese.
Buon lavoro!

 

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5 risposte

  1. Marino Calesini ha detto:

    Molto interessante grazie.

  2. Luisa ha detto:

    Rischiamo di appassionare i nostri alunni alla storia e alla geografia…oltre che all’arte.
    Bella idea.
    Grazie Emanuela.
    Buon 2024 e buona ripartenza.

  3. Emanuela Bussolati ha detto:

    geniale e utilissimo suggerimento! Grazie

  1. 31 Gennaio 2024

    […] Pulvirenti, sul suo sito Didatticarte, ci porta alla scoperta delle mappe interattive di famose città d’arte, come erano ieri e come sono […]