Webquest di storia dell’arte: la caccia al tesoro digitale!

Lo so, lo so, sembra una di quelle parole incomprensibili… ma il webquest non è altro che un’attività didattica di gruppo consistente in una ricerca guidata su Internet per trovare dei dati utili a realizzare un “prodotto”.

Si tratta di un percorso molto complesso: gli studenti, divisi in gruppi, hanno a disposizione le indicazioni sui siti in cui fare ricerca, su cosa devono cercare e come devono rielaborare il materiale trovato. Devono rispettare delle fasi e delle consegne intermedie, svolgere dei compiti diversi all’interno del gruppo ed elaborare, infine, una presentazione, un ipertesto, un ebook, un prodotto multimediale o qualsiasi altra forma si voglia dare al prodotto finale. In pratica, dal mare magnum della rete deve emergere una visione diversa e nuova dell’oggetto di ricerca.

A prima vista sembra un lavoro piuttosto banale: la solita presentazione in Power Point composta scopiazzando su Wikipedia… in realtà un webquest è molto più di questo, anzi: praticamente non c’entra proprio nulla con tutto ciò!

È un po’ una via di mezzo tra un caso di “problem solving” e un “gioco di ruolo“.

Un esempio concreto di webquest che trovo particolarmente completo ed originale è questo sul pittore veneto Giorgione. Gli studenti sono stati chiamati a risolvere una serie di “misteri” mettendosi nei panni di restauratori, assicuratori, gruppo di ricerca editoriale per Dan Brown, fotografi, investigatori, produttori cinematografici. Hanno interagito attraverso un forum e hanno scambiato materiali tra un gruppo e l’altro. Infine hanno prodotto materiali sia cartacei che digitali per confezionare il frutto della loro ricerca.

[gview file=”https://www.didatticarte.it/Blog/documenti/Giorgione.pdf”]

Un altro interessante documento che vi propongo è una guida alla creazione di webquest di storia dell’arte in base al tipo di ruolo che gli studenti dovranno assumere e alle competenze da utilizzare e sviluppare. In ogni caso è il pensiero creativo ciò che viene maggiormente sollecitato, cioè la capacità di cercare, trovare, collegare e presentare in modo personale, critico ed originale.

[gview file=”https://www.didatticarte.it/Blog/documenti/webquest.pdf”]

Senza dubbio il webquest è un’attività molto impegnativa ma, essendo basata sul learning by doing (cioè imparare facendo), è sicuramente molto efficace nell’apprendimento delle nozioni relative agli argomenti di studio ma lo è ancora di più nello sviluppo di competenze relative alla lettura autonoma dell’oggetto artistico che, in ultima analisi, è il più importante degli obiettivi dell’insegnamento della storia dell’arte.

Concludo con lo schema sintetico di un webquest da me progettato per delle classi di Liceo Scientifico collegato allo studio del gotico francese. Gli studenti sono chiamati a predisporre un itinerario turistico con tutti i materiali necessari al viaggiatore che si voglia recare in Francia alla scoperta delle grandi cattedrali.

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13 risposte

  1. Susanna ha detto:

    Io ho sempre molte difficoltà nel realizzare questo tipo di ricerca, proprio per il problema di valutazione e tempistiche. Nonostante l’assegnazione dei ruoli, spesso e volentieri i ragazzi li mescolano e, alle esposizioni, diventa difficile valutare chi ha fatto cosa. Le fonti su webquest e cooperative learning sono solitamente testi lunghi e di difficile applicazione: non esistono esempi concreti, con argomenti già trattati e risultati misurabili, che si possono replicare? Grazie!

    • La replicabilità tout court è pressoché impossibile: cambiando classe, metodi di lavoro a cui i ragazzi sono abituati, livelli raggiunti, ogni esempio può diventare inefficace. Conviene capire quali siano i punti di debolezza dei precedenti tentativi e lavorare su quelli, magari scegliendo all’inizio dei percorsi non troppo complessi.

  2. Giovanna Lauricella ha detto:

    Molto, molto interessante! È praticamente l’evoluzione logica del “saggio breve”, che (tra mille ingiustificate contestazioni) ha sostituito il classico “tema” di italiano.

  3. Elisabetta ha detto:

    Un’attivià veramente stimolante per i nostri giovani studenti. Anche io cerco quando posso di sperimentarla. L’ultima volta ho fatto fare una ricerca su Leni Riefenstahl

  4. Paola Bossi ha detto:

    Ottimo!!Ma lo trovo un po difficile da applicare a chi insegna contabilità aziendale come me.Mi piacerebbe sapere se qualche collega di materia ha sperimentato qualcosa.Grazie

  5. Rossella De Giulio ha detto:

    Interessante, devo approfondire. Vado subito sul sito che hai indicato 😉

  6. Buongiorno trovo interessante questa iniziativa e gradirei notizie piu’ dettagliate
    cordialita’
    Alfredo verdi demma

  7. Buongiorno,
    graďirei approfondimenti sulla Vostra interessante iniziativa
    cordialita’

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