L’arte di stare all’aperto

Dopo settanta giorni esatti da quando ho scritto L’arte di stare in casa finalmente è arrivato il momento di uscire. Ma a me tocca stare in casa un altro po’ per raccontarvi come farlo ispirandoci all’arte.
Certo, nell’Ottocento si poteva andare in giro senza rispettare distanze di sicurezza né portare mascherine ma d’altra parte neanche noi oggi siamo obbligati a portare i corpetti con le stecche di balena o a camminare separati le donne dagli uomini. Ad ogni epoca le sue regole

Iniziamo dalla prima cosa che aspettavamo con ansia. Fare una passeggiata!
Eleganti o no, camminare in città è tutta un’altra cosa. La pittura tra fine Ottocento e inizio Novecento è piena di questi momenti.

strada all'aperto Beraud

all'aperto piazza tramonto

all'aperto Signorini

Ci si può fermare a guardare le vetrine…

vetrine all'aperto

… oppure a prendere qualcosa al bar.

Magari, visto che siamo già fuori, può fare comodo un po’ di spesa. Frutta, verdura, legumi…

… ma anche piante e fiori…

… oppure una bella sporta di pesce fresco.

Ci può stare anche una visita ai conoscenti (oltre ai mitici congiunti), ma senza troppe effusioni.

E perché non andare a fare quattro salti? Beh, questo è un mezzo assembramento ma, con qualche cautela, un ballo al Moulin de la Galette ci sta tutto.

Se più della città vi è mancata la natura eccovi serviti: una passeggiata tra le spighe dorate…

… oppure su un sentiero tra i prati…

… nel parco…

… o tra le pecore al pascolo.

Come dite? Tutta quest’aria pura vi ha fatto venire fame? E che problema c’è? Una colazione sull’erba si prepara in un secondo (se poi volete anche spogliarvi sono fatti vostri…).

Ma se preferite il tavolo, con un po’ di organizzazione si può fare anche quello.

Siete degli sportivi? Che ne dite di quattro pagaiate in canoa?

Visto che siamo in tema di acqua la passeggiata in riva al mare è d’obbligo.

Per gli artisti finalmente un po’ di pittura en plein air!

E per i più piccoli? Direi un bagno di natura e magari un bel girotondo.

Naturalmente c’è tanto altro: gite in montagna, passeggiate in bicicletta o a cavallo, feste di piazza, processioni… dipende dai gusti individuali. Io, per esempio, vorrei andare a fotografare fiori, anche se nella pittura questo non l’avevano previsto!

 

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14 risposte

  1. Giannina Iannotti ha detto:

    Sei anche tu come un’opera d’arte , visto lo spirito profondo che stimola la tua bella anima. La gioia passa attraverso lo sguardo e tu ci fai vedere la meraviglia del buono e del bello…Bravissima!

  2. Bellissime immagini. Alcune poco conosciute al grande pubblico. Artisti italiani come Telemaco Signorini, Giovanni Migliara, Angelo Inganni, Arturo Ferrari, hanno raccontato momenti di quotidianità all’aperto nelle grandi città regalandoci grandi capolavori.

  3. Michelina Dau ha detto:

    Buona idea quella di fotografare dei fiori! Io l’ho già fatto. Un’idea per i dipinti può essere Botticelli, gli impressionisti, Georgia O’Keefe e tanti altri. Aspetterò con ansia.

  4. Luisa ha detto:

    Che ventata di aria fresca…buona ripartenza a tutti…
    Grazie Emanuela.

  5. Elisa Santambrogio ha detto:

    Evviva la fase due!!!!
    Un abbraccio, Elisa

  6. Dario ha detto:

    Veramente belli i quadri per il ritorno all’aria aperta.

  7. Meribruna ha detto:

    Grazie per queste immagini di delicatezza, l’anima si risolleva con la bellezza dell’Arte.

  8. Angela Mirto ha detto:

    Un delizioso divertissement, Emanuela! Amo la tua leggerezza, così ricca di elementi di riflessione.

  9. Marino Calesini ha detto:

    Che bello!!!!